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“Non dirmi quanti anni hai o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e cosa sai” diceva Maometto.

BALCANTOUR 2

Cosa visitare nei Balcani?

E’ stata questa la nostra prima ricerca su google, iniziando così a stilare una lista di infinite cose da vedere, cercando di organizzare un viaggio che già si preannunciava memorabile. 

Ma in realtà, al rientro, abbiamo capito che la domanda più giusta da porre a google era:

Perchè visitare i Balcani?

Se vi state chiedendo quale sia uno degli stati europei più ignorati dal turismo di massa, la risposta è la Bosnia-Erzegovina. Quando la si sente nominare ovviamente pensiamo subito a quel periodo in cui la guerra nei balcani portava via in missione i nostri militari e noi non potevamo che restare ad aspettare, speranzosi di rivederli ancora.

In molti partono alla scoperta dei balcani, soffermandosi sulla costa croata, montenegrina, spingendosi verso l’Albania e più giù in Grecia, ma la penisola balcanica, che prende il nome dal sistema montuoso che si trova tra la Serbia e la Bulgaria, comprende dodici stati e noi cercheremo di conoscerne almeno la metà.

balcani

Il tour dei balcani prevede l’arrivo in Croazia, a Dubrovnik, dedicando un solo giorno, visto che più volte abbiamo visitato questa nazione. Successivamente si parte alla scoperta della Bosnia-Erzegovina, tra città antiche arroccate su montagne e monasteri incastonati nella pietra.

Ovviamente non può mancare Mostar, la località più frequentata di questo stato perché più facilmente raggiungibile e vicina a Medjugorje, luogo di pellegrinaggio frequentato da credenti di tutto il mondo ma che ad oggi non è ancora riconosciuto al cento per cento come centro di culto. 

A Sarajevo abbiamo fatto un viaggio attraverso culture e razze diverse, ascoltando il richiamo alla preghiera del muezzin e respirando l’oriente pur essendo in Europa.

Abbiamo seguito il fiume Drina fino ad oltrepassare il confine ed entrati in Serbia, ci siamo diretti verso KRAGUJEVAC ma prima una sosta alla famosa casa sul fiume Drina, ormai protagonista indiscussa dei social network.

Entrando in Bulgaria, abbiamo visitato la stupefacente Fortezza di Kaleto, che per arrivarci abbiamo attraversato una zona off-limits, attraversando poi le Gole di Iskar prima di raggiungere la bellissima Sofia.

Scendendo verso la Grecia ci siamo fermati al Monastero di Rila, il maggiore e più famoso monastero della Bulgaria.

Poco prima di abbandonare questa terra ambigua, che ci ha lasciato un tantino perplessi (continuate a leggere capirete il perchè), pranziamo in un ristorante pagando solo € 12,00 in due!

Siamo ormai alla penultima tappa Salonicco e qui visitiamo la splendida Penisola Calcidica.

Procediamo verdo la nostra ultima tappa, Igoumenitsa, ma nel cuore della Grecia non può assolutamente mancare Meteore con i suoi splendidi monasteri sospesi.

europa est

Tour dei Balcani
11 giorni - 6 tappe - 5 nazioni - 1700km di pura gioia

ARRIVO
CROAZIA
DUBROVNIK
1 GIORNO
Radovčić Apartments and Rooms

L’unica tappa in Croazia è Dubrovnik, qui dedicheremo tutto il nostro tempo al mare e ad un giro nel bellissimo centro storico.

Abbiamo soggiornato presso Trsteno, un piccolo villaggio di marinai con solo 237 abitanti. Località scelta per via dell’unica camera a basso costo ma quando abbiamo raggiunto questo posto ci siamo ritrovati davanti un antico arboreto, ex-residenza estiva aristocratica, ricco di piante esotiche, davvero una bella sorpresa!

Se vi state chiedendo cosa vedere a DUBROVNIK, la risposta è tutto!

Perdetevi all’interno delle sue imponenti mura, attraversando l’arco e ritrovandovi a percorrere la via principale, chiamata “Stradun”, ammirate i suoi splendidi vicoli in pietra, acquistate un souvenir e rilassatevi in uno dei tanti bar sorseggiando un cocktail e ascoltando musica live.

La mattina dedicatevi al mare e poi Palazzi Musei Chiese e Punti panoramici, insomma, ne avrete di cose da fare e da vedere!

Dubrovnik e le sue casette dai tetti rossi vi conquisteranno, assicurato!

croazia dubrovnik

PRIMA TAPPA
CROAZIA|BOSNIA-ERZEGOVINA
DUBROVNIK-SARAJEVO 257KM
2 GIORNI
Hotel Vila Hayat

PRIMA TAPPA BALCANI

In passato abbiamo avuto modo di visitare la Croazia più volte (clicca qui e leggi articolo), perciò dopo solo un giorno partiamo per dirigerci verso la Bosnia, dove soggiorneremo a Sarajevo pernottando due giorni.

Durante il percorso abbiamo attraversato alcuni paesi che meritano tutta l’attenzione possibile, impossibile passarci e non fermarsi anche per un solo scatto.

Stolac: la più antica città della Bosnia-Erzegovina. Piccola per dimensioni, ma immensa per il suo patrimonio storico,abitata da almeno 16 millenni;

Počitelj: chiamata “città di pietra”, sembra essere nata proprio dalla montagna su cui è arroccata, come se ogni edificio si fosse fatto strada tra le fitte piante, i cui vecchi tronchi hanno lo stesso colore grigiastro dei muri. Arrivare davanti a questo villaggio è come guardare in volto una persona anziana.

Blagaj: una delle più importanti strutture urbane e rurale della Bosnia ed Erzegovina, si distingue per il suo aspetto. Qui vi è il monastero Tekija costruito nel 1520 e che oggi è considerato un monumento nazionale. Si innalza al fianco della sorgente del Buna, addossato alla roccia carsica della parete montuosa. Ha uno stile che fonde la tradizione ottomana con richiami occidentali. Il costo per visitare il suo interno è di € 1,00. Questa è una delle tappe a cui abbiamo dedicato parte del nostro tempo a disposizione seguita da Mostar.

Mostar: conosciuta per il celebre Stari Most, il Ponte Vecchio, struttura ad arco originaria del Medioevo, distrutto durante la guerra del ‘93 dai croati, bombardato per due giorni di seguito, finché non cadde nel fiume, fu ricostruito fedelmente nel 2003, cercando di recuperare la pietra originale, recuperandola dalle acque del fiume.

Blagaj bosnia

mostar bosnia

Cosa fare e cosa vedere a Sarajevo

La città ha davvero tanto da offrire, possiamo partire passeggiando lungo la via principale affacciandosi nei vari negozi, nella zona chiamata Baščaršija, non può mancare una visita alle varie chiese ortodosse e alla bellissima Biblioteca Nazionale e Universitaria della Bosnia ed Erzegovina, Vijećnica, inoltre perdersi al marcato di frutta e verdura, rende la passeggiata più interessante.

Fate caso alle rose di Sarajevo, sparse per la città, sono buchi sull’asfalto causati dai colpi di mortaio durante i quattro anni di assedio alla città, ma certamente un altro elemento che sicuramente non passa inosservato, sono i cimiteri sparsi per la città, in memoria delle vittime.

Passeggiate lungo il fiume e godetevi il tramonto bevendo birra, accompagnata da un buon formaggio locale, terminerete così la vostra giornata a Sarajevo.

sarajevo bosnia

Dove mangiare a Sarajevo

La risposta è il ristorante Park Prinčeva, perchè si mangia benissimo, a prezzi modici, ma soprattutto perchè la vista da qui è davvero stupenda (vedi foto sopra), provare per credere!

Da non perdere:

Icar Canned una scultura rappresentata da una lattina di carne in scatola, un' installazione dal fortissimo valore simbolico che l’artista Nebojsa Seric Shoba nel 2007 ha regalato alla questa. A vedersi sembrerebbe essere un ringraziamento alla NATO per gli aiuti (anche alimentari) che lanciava con i ponti aerei durante l’assedio, ma in realtà la storia è ben diversa.

Raccontano gli abitanti che durante i lunghi anni di guerra spesso il cibo che veniva lanciato era avariato e conteneva carne di maiale, quindi poco consono ad una città abitata per il 50% da musulmani.

E' una città che risorge dalle ceneri ma che mai potrà dimeniticare la devastazione subita.

Il Tunnel della Vita (o Tunnel della Speranza – Butmir) è da visitare più per il suo valore simbolico che per altro. Questo tunnel, durante i quattro anni di assedio, era l’unico modo per fare arrivare viveri, medicine e beni di prima necessità in città, perchè collegato con le altre città che non erano cadute in mano dell’esercito serbo.

Siamo consapevoli che due giorni non bastano per viverla e capirla, ma a noi sono bastati per notare che la città è avvolta da una strana atmosfera, a tratti malinconica. La salutiamo, sperando di ritornarci, perchè è un paese che sà dare davvero tanto.

SECONDA TAPPA
BOSNIA-ERZEGOVINA|SERBIA
SARAJEVO-KRAGUJEVAC 300KM
1 GIORNO
Garni Hotel Lazarevic

SECONDA TAPPA BALCANI

Il nostro passaggio da questa splendida nazione ha una meta ben precisa, la CASA SUL FIUME DRINA a Bajina Bašta. La casa venne costruita nel 1968 da una coppia di ragazzi che volevano un posto tutto loro dove poter prendere il sole e riposarsi dopo lunghe nuotate, e da allora ha resistito al vento, all’acqua e alle intemperie.

drina serbia

Dopo una lunga sosta e un pranzo in un ristorante vicino, riprendiamo il cammino. Ovviamente durante la sosta pranzo aveva smesso di piovere, e puntualmente ha ripreso alla ripartenza.

Arriviamo a KRAGUJEVAC dopo circa 300 km, percorsi sotto una pioggia incessante, stremati e affamati. Come se non bastasse appena arrivati in hotel, la nostra priorità è il parcheggio privato, come sempre, che ovviamente era previsto, cerchiamo di segliere quasi sempre qualcosa che lo abbia. La receptionist ci fa strada mostrandoci il parcheggio e fuori dall’hotel, per strada, sposta alcuni birilli e ci dice: “Ecco a voi il parcheggio!”.

Ovviamente dopo un nostro lungo silenzio, perché non avevamo nessuna intenzione di lasciare la moto per strada, lei ci guarda, capendo il disagio e ci dice di star tranquilli perchè il parcheggio è videosorvegliato.

Non avendo altra alternativa accettiamo in silenzio.

Non ci resta che riscaldarci con una bella doccia calda, mentre asciughiamo la roba, che nonostante l’antipioggia è un tantino bagnata, con phon dell’hotel, che inizia a surriscaldarsi, quindi decidiamo di appendere in bagno il resto dell’abbigliamento, sperando che si asciughi fino al giorno seguente.

La meritata cena presso un ristorante che si trova all’ultimo piano di un prestigioso hotel vicino al nostro è la parte finale di questa splendida giornata piovosa passata in Serbia.

La cena è squisita, e non possiamo non notare che qui è permesso fumare all'interno del ristorante, cosa che ormai da noi è vietata da svariati anni.

Il giorno seguente, così come promesso dal meteo, il tempo è finalmente migliorato, appena svegli il primo pensiero va alla moto e alla speranza di trovarla ancora giù, integra, ad aspettarci, e fortunatamente eccola là che ci aspettava!

TERZA TAPPA
SERBIA|BULGARIA
KRAGUJEVAC-SOFIA 300KM
2 GIORNI
Hotel & Restaurant The House

TERZA TAPPA BALCANI

Quando abbiamo scelto queste nazioni all’inizio del nostro progetto di viaggio, era stata una scelta esclusivamente economica, ma l’interesse si è intensificato sempre più, ed esplorare e conoscere la cultura di questa parte dell’Europa è diventata sempre più una missione. 

Oltrepassiamo la dogana, per noi cittadini italiani è sufficiente la carta di identità, e siamo finalmente in Bulgaria. 

Una piccola disavventura

Prima di raggiungere la nostra prossima tappa, Sofia, visitiamo la Fortezza di Kaleto (Belogradchik Fortress) il luogo in cui le rocce assumono dolci forme strane.

Tutto prosegue secondo i piani, imbocchiamo una scorciatoia che ci avrebbe fatto accorciare il percorso di almeno 50 km, avremmo percorso una strada provinciale, ma almeno ci saremmo risparmiati un bel pò di km e tempo, percorrendo una strada sicuramente ben più interessante della statale.

Avevamo dato un'occhiata alla strada, grazie a google maps, e ci era sembrata abbastanza fattibile, perciò proseguiamo per questa alternativa.

Ci immettiamo sulla strada 1401, circondati da alberi e strade isolate, nessuna macchina, nessuna moto. Raggiungiamo il primo centro abitato, finalmente qualche forma di vita, ma questo primo villaggio non ci fa una bella impressione, perciò filiamo via senza fermarci. I successivi villaggi sono anche peggio, zero macchine qualcuno a piedi, e casette quasi distrutte con cancelli arrangiati e automobili abbandonate. Proseguiamo senza proferire parola, Peppe chiede solo quanti km mancano all’arrivo ed io non faccio altro che rubare chilometri per tranquillizzarlo, controllo il navigatore e mancano 30 km all’arrivo, credo siano stati i trenta chilometri più lunghi della nostra vita. 

“Vai Peppe, tranquillo, mancano solo 20 km…” gli dico.

I chilometri diminuiscono con fatica, la strada è sempre peggio, a 5 chilometri dall'arrivo davanti a noi una tipo vecchio modello, con all’interno 5 uomini, noi dietro, andatura lentissima, non abbiamo lo spazio per sorpassare, le valigie laterali peggiorano questa manovra, penso: “ora questi si fermano all’improvviso e mi sa che non abbiamo scampo” gli uomini seduti dietro si girano e ci guardano, cosa vorranno? Forse ci stiamo preoccupando un pò troppo, la strada si allarga leggermente e Peppe accelera come se non ci fosse un domani, sorpassando l’auto, cerco di non guardarli ma abbiamo i loro occhi puntati, li seminiamo all’istante, i 5 chilometri più lunghi della nostra vita!

Visita alla Fortezza di Kaleto (Belogradchik Fortress)

Ci si accorge di esser arrivati perché vette rocciose, in arenaria e pietra calcarea, spuntano dinnanzi a noi, ed è tra questa meravigliosa formazione naturale, caratterizzata da una variazione di colori che varia a seconda della luce, tra il grigio rosso e giallo, e alla creazione umana di alte mura, che sorge e si mimetizza un’antica fortezza romana, la Fortezza di Kaleto.

Questa fortezza rappresenta oggi uno dei paesaggi più belli della Bulgaria dando importanza al borgo di Belogradchik, visto che le abitazioni di questo paese non sono in condizioni ottimali!

Varchiamo l’ingresso di questa fortezza, restiamo qualche attimo ad ammirare lo spettacolo che questa ci regala, rocce altissime modellate da fenomeni naturali che creano forme strane e curiose, visitarla non è semplice, perché bisogna percorrere stretti sentieri, scale strette e ripide.

fortezza kaleto bulgaria

La leggenda della Fortezza di Kaleto

C’è sempre una leggenda che avvolge ogni luogo ricco di storia, e questa risiede proprio nell’aspetto di queste rocce che negli anni la fantasia popolare ha dato ad ognuno di esse, tra rocce a forma di orso, pastore e cammello, c’è una che è la più curiosa e famosa ed è la roccia della Madonna.

La storia narra che nei pressi della fortezza vi era un monastero nel quale viveva una bellissima e giovane monaca. Un giorno, durante una festa religiosa, il suo sguardo incrociò quello di un bell’uomo aristocratico e i due si innamorarono all’istante. La giovane rimase incinta e il segreto fu mantenuto fino alla nascita del bambino, l’indignazione di tutti portò alla decisione di cacciare la donna dal convento, che scappò in lacrime, ma nel momento in cui varcò la soglia il suo amante la seguì ma calò improvvisamente la notte e la terra inghiottì tutti i presenti, che si trasformarono in pietra, compresa la giovane che oggi è rappresentata dalla famosa “roccia della Madonna”.

I successivi chilometri che ci conducono a Sofia, riescono a regalarci finalmente una visuale della Bulgaria decisamente più tranquilla ed affascinante, e attraversiamo le Gole di Iskar, consigliateci da un'amico che vive in Bulgaria.

Arriviamo a Sofia intorno alle 18.00, l'hotel si trova in una zona centrale della città, le recensioni non erano delle migliori ma noi l’abbiamo comunque scelto per la posizione e per la disponibilità del parcheggio. Al nostro arrivo ad accoglierci c’era un vecchio signore, claudicante, parlava poco ma ogni tanto ci sorrideva e aveva dei modi gentili. Non si aspettava di vederci in moto e la cosa l’ha sorpreso parecchio. Ci ha fatto lasciare la moto nel giardino riservandoci un posticino sicuro.

Cosa vedere a Sofia

Sofia è una delle poche capitali nel mondo situate ai piedi di una montagna che supera i 2000 metri si vedono infatti le vette del Cherni Vrah (2290 mt) e di altri monti che fanno parte del Parco Naturale Vitosha (il parco naturale più antico dei Balcani).
Ovviamente Sofia meriterebbe un articolo a parte, ma cercheremo di essere sintetici selezionando quelle che per noi sono state le più belle.

LE 6 COSE DA VEDERE ASSOLUTAMENTE A SOFIA

1. A Piazza San Nedelya si trovano le tre chiese anche detto il “Triangolo della Tolleranza“ che simboleggia la pace tra le diverse religioni in Bulgaria:

La Sinagoga di Sofia fu consacrata nel 1909 e progettata dall’architetto austriaco Friedrich Grünanger. E’ la più grande sinagoga sefardita d’Europa. Per accedere alla Sinagoga occorre suonare il campanello. Il prezzo d’ingresso è di 2 leva a persona (circa 1 euro) e le fotografie sono consentite.

La Moschea Banya Bashi è stata costruita nel 1576 ed è l’unica ancora in funzione in città. Semplice ma elegante, sui toni del bianco, del rosso e del blu, qui bisogna togliersi le scarpe! Entrata gratuita.

La Cattedrale di Sveta Nedelya, di religione ortodossa, fu eretta tra il 1856 e il 1863 sulle fondamenta di chiese più antiche. L’interno è interamente affrescato e presenta un grande lampadario centrale. L’ingresso è gratuito, ma per poter fotografare occorre pagare 5 leva (circa 2,50 euro).

2. Ponte dei Leoni, uno dei ponti più noti della città, dominato da quattro statue che raffigurano questi felini, sotto il quale scorre il fiume Vladaiska.

3. Il Mercato Coperto, costruito nel 1911, ospita al suo interno tre piani di piccoli negozi di frutta, verdura, souvenir e abbigliamento.

4. Le Terme Municipali, edificio bellissimo, furono ultimate nel 1913 ed hanno funzionato fino al 1986: oggi il palazzo è stato restaurato ed ospita il Museo di Storia di Sofia. Già ai tempi dell'Antica Roma Sofia era nota per le proprietà curative delle sue acque minerali, se avete sete potete fare il pieno di acqua minerale alle fontane all'aperto. Qui vicino le Fontanelle Pubbliche, ovvero un complesso di fontane di acqua potabile dove i cittadini possono attingere gratuitamente.

5. La Cattedrale di Aleksander Nevski è il monumento simbolo di Sofia, costruita tra il 1882 e il 1912 in memoria dei 200.000 soldati russi che persero la vita durante la guerra russo-turco (il più grande tempio ortodosso della penisola balcanica).

6. Il Teatro Nazionale Ivan Vazov è stato inaugurato nel 1907 ed è uno dei simboli della città. Qui vicini si trova bul. Vitosha, la via dello shopping della capitale bulgara.

sofia bulgaria

QUARTA TAPPA
BULGARIA|GRECIA
SOFIA-SALONICCO 320KM
2 GIORNI
Central Studio Flat

QUARTA TAPPA BALCANI

Non possiamo lasciare la Bulgaria senza aver visitato il MONASTERO DI RILA, il più grande e famoso monastero ortodosso della Bulgaria, dove vi sono affreschi e opere d'arte di pregio, divenuto nel 1983, patrimonio dell'UNESCO.

Sorge a 1.147 metri di altezza nei monti Rila, circondata da una fitta boscaglia, la strada si snoda tra i monti fino a raggiungere il monastero, un viaggio in una meravigliosa terra, che ci sorprende chilomentro dopo chilometro, perciò vi consigliamo assolutamente di non saltare questa tapp.monastero rila bulgaria

Prima di oltrepassare il confine la nostra attenzione è catturata da tante moto parcheggiate davanti un ristorante, e visto che siamo parecchio affamati, e ci fidiamo di questi motociclisti, ci fermiamo anche noi qui per pranzo.

Ci accomodiamo sotto un grande gazebo in legno, il cameriere ci porta il menù, ma ovviamente noi andiamo sul sicuro, come sempre, qui la carne non ci ha mai deluso. Perciò un piatto di carne, uno di pollo, il tutto con contorni, insalata, da bere, alla modica cifra di € 12,00. Questi prezzi ci lasciano sempre a bocca aperta!

La Bulgaria, che inizialmente ci aveva leggermente spaventati, ora ci saluta nel migliore dei modi.

BENVENUTI IN GRECIA

Entriamo in Grecia e ci sentiamo un tantino più rilassati, perchè è una Nazione che rispetto alla Bulgaria è sicuramente più sviluppata. L'abbiamo sentita spesso nominare soprattutto per via delle rinomate località, tipo Santorini, Zante, Corfù e tante altre, ma questa parte della Grecia è diversa rispetto a quella parte più turistica, innanzitutto più economica ma anche un pochino più trascurata.

Arriviamo a Salonicco intorno alle h.17.00, l'appartamento si trova in una zona centrale, a piedi si raggiunge il centro con molta facilità, ma è una zona un pò troppo isolata dove quasi tutti i negozi non ci sono più. Guardandoci intorno non riusciamo a lasciare la moto incustodita, Perciò ci facciamo indicare dall'host dell'appartamento un parcheggio, che "a soli" € 15,00 al giorno potevamo tenere all'interno di un garage.

Il garage è trascurato, dall'esterno si può vedere praticamente tutto, ma non abbiamo alternative. Il telecomando lo si può recuperare da un bar aperto h.24.00, la piazza antistante brulica di gente, a malincuore parcheggiamo la moto e non ci resta che affidarci.

COSA FARE E COSA VEDERE A SALONICCO

E' una città piccola che si gira comodamente a piedi, il cuore del centro di Salonicco è la Piazza Aristotele, circondata da edifici neoclassici e adiacente al lungomare; ricca di bar, caffetterie, negozietti di souvenir e ristoranti.

Ladadika, è una zona, ideale per una passeggiata fra le sue vie e gli edifici neoclassici, inoltre è una zona ricca di locali e ristoranti in cui gustare piatti tipici, una cosa che ci ha dato un pò fastidio, sono gli svariati mendicanti che passano dai tavoli a chiedere un pò di grazia, ma sono tanti e se dovessimo accontentare tutti non ci alzeremmo più dal tavolo.

Passeggiare sul lungomare è sicuramente una di quelle cose da non perdere, soprattutto al tramonto. Qui possiamo ammirare la bellissima torre bianca, simbolo della città, posta nei pressi del porto, venne utilizzata come posto di guardia. Poco più avanti, troviamo il bellissimo monumento Umbrellas Zongopoulos, avvicinatevi e posizionatevi sotto gli "ombrelli", e avrete la sensazione di volare via...

salonicco grecia

LA PENISOLA CALCIDICA

Famosa soprattutto per la sua strana forma che assomigliano a tre dita che si protendono verso il mare, ognuna di loro ha un nome, e diverse tra loro.

Kassandra, Sithonia e Monte Athos.

Kassandra è la più sviluppata turisticamente, consigliata a chi vuole abbinare il mare al divertimento, spiaggia di sabbia finissima e mare azzurro.

Sithonia si trova nel mezzo. anchessa turistica ma sicuramente molto più tranquilla, adatta se si è alla ricerca di una vacanza dai ritmi più lenti. Caratterizzata da spiagge più belle e da una natura più affascinante e selvaggia,

Monte Athos, dotato di uno statuto speciale di autogoverno, qui vi sono situati i venti monasteri, dove su questa Sacra Montagna vivono da secoli i monaci. Oltre ad essere il più difficile da raggiungere è anche il più difficile da visitare, visto che purtroppo solo gli uomini hanno il permesso di visitare questa splendida penisola, e bisogna prenotare con alcuni mesi d'anticipo.penisola calcidica grecia

QUINTA ED ULTIMA TAPPA
GRECIA
SALONICCO-IGOUMENITSA 397KM
2 GIORNI
Hotel Astoria

MAPPA ITINERARIO GRECIA SALONICCO

La strada verso l'ultima tappa è sempre quella che percorri più lentamente, ti rendi conto che sei quasi alla fine e non vuoi lasciarti scappare neanche un piccolo dettaglio.

Dopo 168 km, lasciamo finalmente questa monotona strada a doppia corsia, percorrendone una che si può definire "strada da moto", leggermente curvosa e con asfalto decente. Una strada panoramica che consigliamo assolutamente.

Alte montagne dalle forme più strane, preannunciano di essere arrivati alla nostra tappa successiva, Meteore, il luogo in cui ci si sente piccoli piccoli.

Meteore "sospeso in aria"

La famosa località turistica è oggi patrimonio dell'umanità dall'Unesco ma soprattutto un importante centro della chiesa ortodossa.

Le cavità naturali delle rocce, all'epoca raggiungibili solo con corde o scale removibili, rappresentavano un rifugio perfetto per gli eremiti, sia per sfuggire dalla persecuzione dei cristiani da parte dei turchi sia per un perfetto isolamento spirituale. Nel corso degli anni si aggiunsero nuovi monasteri fino ad arrivare a ventiquattro, anche se oggi in funzione ne restano solo sei, 4 sono abitati da uomini e due donne e ogni monastero ha all'incirca meno di 10 abitanti.

Raggiungere questi monasteri oggi sembra impossibile, ma la strada, magnifica da percorrere, ci porta dritti fino alla base della montagna, di qui tramite ripidi scalini e vertiginose discese, è possibile visitarli.
Inevitabili sono gli scatti fotografici a picco su uno scenario davvero incredibile!

meteora grecia

Igoumenitsa

Città contemporanea e moderna, ottima come punto di partenza per escursioni in montagna o per esplorare le bellissime spiagge, una tra queste è il villaggio di Sivota, una meravigliosa baia costellata di piccole isole di fronte a Corfù, caratterizzata da un bellissimo mare blu.

State molto attenti, perchè spesso mentre si è distesi a prendere il sole potrebbero presentarsi e avvicinarsi delle carpette molto curiose!

igoumenitsa grecia

Ci vediamo alla prossima avventura!